Cosa troverete? E chi può dirlo?!

Cari visitatori, questo blog nasce per sfida e per gioco, sfida contro il tempo tiranno e per gioco con le amiche di Ispirazioni & co. La realtà è che non avendo molto tempo, molto poco posso dedicare a questa nuova esperienza; prevedo pochi e sintetici post ma spero che comunque vi faccia piacere passare da qui ogni tanto!

venerdì 19 agosto 2016

Mi ritorna in mente...

Ma guarda ho un blog! Forse dovrei passarci più spesso da qui! È stata un'estate carica di lavori e impegni, che mi ha fatto desiderare di tornare al lavoro tutte le volte che mi sono assentata! 

Ad ogni modo, fra un lavoro e l'altro,nel sistemare le cose di mia mamma,in campagna, sono sbucate  fuori loro! Le forme per i biscotti di Pasqua, che da noi si chiamano "pupi  cu l'ova ". 


Le ho prese una ad una, ho messo in posa le più significative e le ho immortalate per il tene estivo di Ispirazioni & Co.  

Prima che il fai da te fosse un virtuosismo, che il riciclo fosse un'arte e il cake design e i coppapasta invadessero il mondo, al tempo in cui risparmiare era necessità,e non un rubrica televisiva,mia mamma ritagliava sagome di cartone (non sempre adatto al contatto con gli alimenti a dire il vero! ) e le usava come guida per i biscotti !  
 
Solo a guardarli mi pare di sentire l'aroma di ammoniaca e vanillina venire fuori dal forno a legna !! 
 
Eppure quando ero piccola, quando quelle sagome di cartone erano a pieno servizio, non ero così entusiasta come oggi.

A quel tempo, infatti, la filosofia del risparmio non era uno stile di vita molto diffuso... a casa dei miei compagni di scuola spopolava il consumismo, e i biscotti fatti in casa erano un po' per sfigati! 

Per altro, seguendo questo "stile di vita", non compravi le merendine del Mulino Bianco e non collezionavi le scatoline con la sorpresa, non raccoglievi i punti per lo zaino del mugnaio bianco e i punti spiga per il portapane di ceramica... 

Nonostante riconoscessi che c'era del bello e del genio nelle idee risparmiose di mia mamma non potevo non desiderare una mamma trendy che fa il gelato ai figli con il gelataio Simac e le buste di preparato della Cameo! 
Lei per tutta risposta le guardava e candidamente mi diceva: " ma chissà che ci mettono dentro! Meglio la granita di limone che faccio io! "

Mia mamma!  Che tipo! 

Quella che con l'acqua dell'ultimo risciacquo della lavatrice lavava gli stracci da pavimento ( il mocio nn c'era !) e le scope. 

Lei che usava le buste della pasta per congelare la carne senza che le fettine si  attaccassero l'una con l'altra.

Lei che quando finiva il dentifricio, o la crema mani, tagliava la sommità del tubetto e col dito recuperava "metà" prodotto. 

Lei che lavava e conservava le vaschette di polistirolo per usarle come ciotola per il cane,o per gli scarti da buttare della verdura. 

Lei che conservava le vaschette del gelato per congelare i peperoni per l'antipasto di Natale.

Lei che univa i tovaglioli di stoffa per farne una tovaglia, e che tagliava le vecchie lenzuola matrimoniali per farne un singolo o che li orlava trasformandoli in asciugamani da doccia super compatti (altro che microfibra!) 

Lei che se un vestito le veniva stretto lo scuciva e ne faceva una gonna. 

Lei che con l'acqua di cottura della pasta  riempiva il lavello e ci lavava i piatti. Solo il risciacquo veniva fatto con l'acqua corrente... fredda! 

Lei che accendeva lo scaldabagno grande  per poche ore e poi  faceva noila doccia senza bisogno di stemperare l'acqua. 

Lei che l'acqua la prendeva alla sorgente, che allevava le galline e che, per loro, mi costringeva a raccogliere la frutta che cadeva dagli alberi "così fanno le uova buone ". 

Lei  che non sapeva di essere refashionist, salutista, green e crafter.

Lei che faceva le bambole all'uncinetto ma non sa cosa sia l'amigirumi.

Lei che oggi non capisce la mia passione  per le cose vecchie (vintage, per principio, neppure lo pronuncia), che il turismo rurale le sembra roba da squilibrati, lei che fa il pane nel forno a legna ma poi scalda la brioche nel microonde. Lei che non capisce come facciano due donne o due uomini  a stare assieme ma che poi conclude con " contenti loro, contenti tutti". 

Lei che, come me oggi, correva sempre  per darci il meglio ma, magari, sarebbe stato meglio fermarsi un pochino a controllare se avessimo capito. 

Lei che adesso i biscotti li fa con le formine di acciaio e le sagome di cartone  le conservo io, come preziose reliquie. 

Lei che quando era avanti mi pareva indietro ma per raggiungerla ho dovuto fare due volte il giro...


4 commenti:

  1. Mi sorprendo a leggere mie abitudini e mi domando forse ho la stessa età della tua mamma ...diverse... tante abitudini sono le mie ... compreso il rifiuto delle odiose raccolte punti che il più delle volte alla fine dell'anno ti fanno ripagare il regalo ...io adoro confezionare biscotti e ne vado fiera ....che poi se usi un cartoncino pulito ... la cottura si porta via e sterelizza il tutto .... fantastico il tuo post... un abbraccio e ben tornata

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    1. Ciao Giusi! Grazie mille! Ben trovata!!! Sn stata davvero assente ! La mia mamma ha 78 anni figurati! Ma non credo sia una questione anagrafica, credo sia una questione di stile, quello inconfondibile delle persone semplici e rispettose della vita in tutte le sue declinazioni. Si tratta del vivere in armonia.

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  2. Scrivi poco, ma quando scrivi. ... 'azz ... fai venire la pelle d'oca!
    Post magnifico.
    E complimenti alla mamma, all'avanguardia senza saperlo!!!

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    1. Grazie Federica, troppo buona! Vediamo se il fresco autunnale mi rende più prolifera! 😉

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Grazie anticipatamente per i tuoi commenti :)