La scorsa settimana mi sono dedicata alle erbacce del terreno: sveglia alle 5.30 e alle 6.00 ero già a vedere schiarire il cielo in campagna.
Oggi sono fresca, si fa per dire vista la stanchezza, di vendemmia: gambe doloranti, una spalla distrutta, schiena a pezzi e....soddisfazione piena!!
Sarà che a fare ste cose "scopri" muscoli che non sapevi di avere, sarà la compagnia tendente al goliardico, sarà che la piccola Peppa Pig che alberga in me è stata deliziata dallo sporcarsi col fango, ma mi sento super rilassata...almeno mentalmente! In più ho anche avuto modo di raccogliere della verdurina selvatica che domani preparerò...che delizia!
Scatta adesso l'attesa per la vendemmia più grande, quella che impiega decine di persone, quella che dura così tanto che ad un certo punto credi che si sia fermato il tempo, quella che la tavolata a pranzo è immensa e il pentolone per la pasta,all'esterno, è sporco di fuliggine e cuoce sul fuoco a legna.
Un'occasione simile non può non prevedere un dolce! Una qualche prelibatezza tradizionale.
Ed ecc, allora, che mi sto cimentando con gli "ossa di morto"! Sì, lo so, dopo tanta prosopopea sembra anche più macabro ma, a dispetto del nome, sono dei biscotti buonissimi.
Sono tipici dell giorno della commemorazione dei defunti, sono quindi un po' in anticipo con i tempi, ma il calendario siciliano è scandito da dolci e dopo il "Gelo di Melone"arrivano quelli del 2 Novembre (a Palermo, come sarà noto, si tratta proprio di una festa infarcita di cibi speciali, in cui i defunti portano doni ai bambini ).
Come si legge nella ricetta, si tratta di biscotti con soli 3 ingredienti: zucchero, acqua, farina. Delizie della tradizione nati dal'ingegno dei nostri avi che hanno combinato fra loro le poche cose che avevano. In più il procedimento è un po' diverso dal solito e prevede che i biscotti si tengano ad asciugare 3/4 giorni prima di infornarli.
E' la prima volta che mi cimento a farli, perché le cose ormai assodate mi annoiano...adesso sono nella fase di asciugatura e ogni mattina devo girarli affinché si asciughino bene su tutti i lati. Per altro spero che sia la ricetta giusta, perché anche se si tratta di dolci tipici regionali , il loro gusto, oppure la forma possono, cambiare anche fra centri a 10km di distanza. Io so esattamente che sapore vorrei avessero e, se anche questa ricetta potrebbe non essere quella giusta, sarà la base per successive sperimentazioni!
Certo con un poco di ritardo ma.... ecco a voi il risultato! Bisogna lavorare sulla forma ma il sapore era delizioso!!! Visto il periodo (oggi che aggiorno questo post è il 22/10 ) a breve mi cimenterò con i biscotti di San Martino, volete che dopo la fatica della Vendemmia non tocchi l'assaggio classico???
In teoria prima ci sarebbero i Tutù, o Taitù che dir si voglia... vabbè mi sa che Domenica la passo in cucina!
In teoria prima ci sarebbero i Tutù, o Taitù che dir si voglia... vabbè mi sa che Domenica la passo in cucina!
...gelo di melone....meraviglioso!
RispondiEliminaQuesti ossi non li conosco ma chiederò alla mia pasticceria palermitana di fiducia! Magari mi cimento pure io...
Invece di Palermo adoro dei biscotti coperti di semi di sesamo (non conosco il nome)...una goduria pazzesca!!!
Mi fai venire in mente "Il profumo del mosto selvatico" .... wow!!!
RispondiEliminaFacci sapere dei biscotti, Sono riusciti?
Buonissimi Fede! Come dicevo a Fabiola se li rifaccio e vengono buoni te li mando con la bolla Spazio-Tempo...
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